L’olivo e la gestione razionale dell’azoto secondo Mugavero

Olivo

Olivo e il fenomeno dell’alternanza di produzione

L’olivo è, tra le essenze arboree caratterizzanti il paesaggio mediterraneo, la coltura predominante per storicità e cultura. In questa fascia climatica gli oliveti tradizionali condotti in “asciutto” presentano, molto frequentemente fenomeni di “alternanza di produzione”; la pianta produce un anno si (anno di carica) ed un anno no (anno di scarica) a causa di una competizione “alternata” tra organi vegetativi e riproduttivi.

Responsabili dell’alternanza sono certamente fattori ambientali (la siccità, la luminosità ed il freddo) e fattori legati alla gestione non sempre ottimale dell’oliveto come le lavorazioni del terreno, la potatura e/o l‘irrigazione, che possono influenzare  la differenziazione a fiore delle gemme.

La produttività dell’oliveto può diventare “regolare” ripristinando il naturale equilibrio vegeto-produttivo: questo obiettivo è raggiungibile attraverso una nutrizione minerale accurata e l’adozione di tecniche agronomiche appropriate.

Per incrementare la produttività dell’olivo, specie arborea rustica e longeva, occorre mantenere un elevato livello nutrizionale della pianta; si tratta di una coltura avida di azoto che, per poter produrre annualmente e costantemente, necessita di fertilizzazioni azotate lungo il ciclo produttivo. 

Come intervenire sull’olivo secondo Mugavero

Per intervenire correttamente occorre conoscere la biologia fiorale dell’olivo e all’uopo ricordiamo che “l’induzione a fiore” avviene nel periodo di luglio, “l’iniziazione delle gemme fiorali” nel periodo di dicembre/gennaio mentre “la differenziazione a fiore” nel periodo di marzo. È necessario un determinato numero di giorni di freddo per indurre la fase di iniziazione delle gemme fiorali; inverni miti determinano una fase vegetativa quasi ininterrotta, incidendo negativamente sulla fase successiva di differenziazione fiorale.

Gestione del suolo

Per quanto concerne la fertilizzazione al terreno dell’oliveto, Mugavero offre soluzioni per le diverse esigenze aziendali di gestione del suolo: MIDOTEC, AUREA e MIREA sono le tre linee di fertilizzanti azotati a “lento rilascio” con diverso meccanismo di azione per ridurre le perdite di azoto per volatilizzazione o lisciviazione e per aumentare la disponibilità di azoto per la pianta garantendo un apporto nutrizionale progressivo e prolungato nel tempo. La scelta di una linea di fertilizzanti rispetto ad un’altra dipende dalle modalità operative aziendali: se l’oliveto è gestito con lavorazioni al terreno che prevedono l’interramento del fertilizzante, in questo caso si suggerisce l’impiego dei MIDOTEC, se l’oliveto è gestito con tecniche “conservative” della fertilità del suolo come la minima o zero lavorazione (minimum o zero tillage), in quest’altro caso la scelta potrà ricadere su AUREA o sulla più innovativa linea MIREA di fertilizzanti con il doppio inibitore.

Nutrizione della pianta di olivo

Altre soluzioni innovative in termini di applicazione fogliare vengono proposte da Mugavero con lo scopo di ottimizzare la nutrizione della pianta ed esaltare la risposta produttiva della pianta:

1.GRAN RISERVA, biostimolante applicato per via fogliare su olivo dalla fase di “iniziazione delle gemme fiorali” alla fase di “differenziazione a fiore” soddisfa il fabbisogno iniziale di azoto e fornisce l’“energia” necessaria per la pianta per la successiva fioritura. Si suggerisce la miscela con TOCUZIN, induttore di resistenza, per garantire un’azione disinfettante dei tessuti vegetali ed “aumentare” la resistenza al freddo della pianta.

2. In fase di differenziazione a fiore, si suggerisce l’applicazione fogliare in miscela di MUGASOL GEL VEGETO e KELPSTAR BORO che completa il fabbisogno nutrizionale della pianta e da un’importante accelerazione ai processi di moltiplicazione cellulare. La miscela, già acidificata, non richiede l’aggiunta di formulati acidficanti o adesivanti perché la formulazione gel, di origine organica, garantisce adesività e persistenza sulla lamina fogliare. Il KELPSTAR BORO favorisce l’antesi e la maturazione del tubo pollinico ed aiuta la pianta a superare eventuali stress di tipo abiotico.

3. In pre-fioritura intervenire invece con MUGASOL GEL RADICO in miscela a PETALOSO contenente molibdeno: il trattamento particolarmente indicato per sostenere la fioritura nei periodi di stress termici favorisce l’allegagione dei frutticini assicurando una produzione di qualità.

Fase fenologica

Iniziazione 

delle gemme fiorali

Differenziazione a fiore

Pre-fioritura

Epoca

Dicembre/Gennaio

Marzo

Aprile

Prodotti

GRAN RISERVA+TOCUZIN

GEL VEGETO + KELPSTAR BORO

GEL RADICO + PETALOSO

 

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