Mirtillo: i suggerimenti di Mugavero per una buona coltivazione

Mirtilli

I piccoli frutti continuano ad affascinare i consumatori e i produttori e confermano, ancora una volta, il loro trend crescente e la diffusione sempre più preponderante di nuovi impianti in areali diversi da quelli convenzionali. Ecco perché, oltre alla fragola, che rimane la specie più coltivata tra i piccoli frutti, il mirtillo (genere Vaccinium, Famiglia Ericaceae) sta assumendo un ruolo da protagonista. Grazie, soprattutto, alle nuove tecniche di coltivazione in ambiente protetto e in fuori suolo.

Le caratteristiche del mirtillo

Pianta spontanea, comunissima nell’emisfero boreale, il mirtillo presenta gemme a legno e a fiore: le prime si trovano nella parte basale del ramo fruttifero e si riconoscono per le dimensioni più piccole e laspetto appuntito; le seconde, presenti nella porzione distale del ramo fruttifero, sono invece grosse, gonfie ed arrotondate.

I suggerimenti di Mugavero

Gran Riserva su mirtillo

Per il mirtillo, Mugavero suggerisce lapplicazione fogliare del Gran Riserva. In quanto permette una migliore nutrizione delle strutture permanenti e produttive della pianta. Ricordando che, essendo un trattamento non residuale, favorisce la differenziazione a fiore che procede con andamento basipeto lungo lasse di crescita del ramo fruttifero. Senza dimenticare che, grazie alla presenza dei ligninsolfonati, conferisce al prodotto spiccate proprietà tensioattive e sequestranti nei riguardi dei microelementi presenti (Mn e Zn), che conferiscono rispettivamente una migliore resistenza al freddo ed una maggiore resistenza agli agenti patogeni.

In sintesi, il trattamento con il Gran Riserva consente di ottenere unelevata uniformità e sincronia di germogliamento e, al contempo, aumenta la vitalità delle gemme a fiore. Il prodotto va applicato durante lingrossamento delle gemme: il trattamento non crea causticità sugli organi fiorali e non interferisce con lattività degli insetti pronubi.

Tocuzin su mirtillo

Altro aspetto importante per la coltivazione del mirtillo è il controllo delle principali malattie fungine e batteriche (Phomopsis spp. e Pseudomonas syringeae). In questa direzione, Mugavero propone limpiego del Tocuzin, induttore di resistenza contenente Rame (Cu) e Zinco (Zn) complessati con acido citrico. Caratterizzato da bassa reazione pH e basso peso molecolare, Tocuzin viene assimilato dai tessuti vegetali nel giro di qualche ora, e ciò consente di programmare gli interventi fogliari con serenità anche in presenza di tempo poco stabile. Oltre a possedere unazione nutritiva e disinfettante sui tessuti vegetali, possiede anche unazione stimolante e rinvigorente sulla vegetazione. 

Ricordando, tra l’altro, che lapplicazione di Tocuzin è consentita in agricoltura biologica.

Infine, bisogna anche evidenziare che se per via fogliare è suggerita la miscela con Gran Riserva (rispettando ovviamente le dosi indicate nell’etichetta), il Tocuzin, vista la sua sistemicità, può essere impiegato anche in fertirrigazione.

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